Follia disegnata sopra un muro di paure

03.09.2012 00:47

 

gli errori si susseguono per una vita intera, cambiano e si alternano. ti rendi conto che ti stai fottendo la vita?
e giorno dopo giorno me ne vado per una strada che so essere parallela a quella giusta.
sto sparando contro me stessa, bersaglio mobile, immobile. farfuglio illeggibili stupidi pensieri. cosa voglio? lo so, poi non lo so. perseguo indicibili fantasmi che ovviamente continuano a sfuggirmi. cos'è? metafora di una vita non vissuta, paure non provate, gioie trasformate in dolori infiniti. il non. ecco come descrivermi oggi, ora: un non. sono un non. 
non chiedetemi perché sono qui, ancora una volta a tentare di incastrare pezzi di puzzle in ordine disordinato. sto facendo coriandoli della mia labile memoria. cosa sto facendo? vivo, non vivo. sogno! perché? sono fuori. fuori come solo una mente incasinata sa essere. datemi pace. cos'è? non lo so.
chiudo gli occhi. non posso. la febbre. non riesco nemmeno a chiedere aiuto. mi giro c'è qualcuno. un altro fantasma che ho deciso di seguire. dove vai? non risponde, si gira e se ne va. fai bene! tanto, in fondo non ti volevo. o forse si? paranoia. che brutta storia. mille macerie di pensieri e ricordi. se scavo è peggio. vado avanti. 
cosa c'è dietro? sento passi. qualcuno mi insegue, ma so che se mi giro è un casino. nulla, ancora nulla. non risolvo niente e mi ritrovo polvere sotto ai piedi nudi. aspetto. sono nuda. non me ne ero accorta. non ho un'armatura, non sono fatta di eternità. cosa c'è dietro? posso aspettare. vado avanti. c'è solo un muro. cosa faccio? sto ferma. aspetto. sento passi. mi stanno raggiungendo. il muro si dissolve e corro avanti. sbatto contro ad un muro di vetro. c'era ancora. non lo vedevo, ma è sempre stato lì. mi rialzo e ci provo. ci provo davvero a buttarlo giù non ce la faccio. mi raggiunge. mi aggrappo al nulla di una parete costruita di paura. sono nulla, io mi dissolvo. il muro no.